Un idraulico professionista usa strumenti speciali e getti d’acqua ad alta pressione per ripulire le tubature. Noi, invece, quando proviamo a risolvere il problema da soli, ci limitiamo a versare un liquido sturalavandini.
Questo liquido sturalavandini non è altro che soda caustica (idrossido di sodio) o acido solforico, due sostanze chimiche altamente corrosive e pericolose, che si riversano nei nostri fiumi. L’idrossido di sodio, una sostanza fortemente alcalina, reagisce con i grumi di grasso formando una schiuma che aiuta a liberare l’ostruzione.
Alcuni enti per la tutela dell’ambiente non classificano la soda caustica come un agente inquinante, perché si decompone a contatto con l’acqua e i grassi. Tuttavia l’Ufficio europeo per le sostanze chimiche ha classificato come “cronica” l’ecotossicità di questa sostanza per gli organismi acquatici.
Sui pesci d’acqua dolce provoca ustioni superficiali delle branchie e l’abbondante formazione di muco. Inoltre i pesci muoiono per soffocamento a causa della lenta distruzione degli organi respiratori, quindi se dovete liberare una tubatura intasata potete usare sistemi meno dannosi per l’ambiente.
In gran parte dei negozi di ferramenta potete trovare degli attrezzi per uso domestico, da azionare a mano o con un trapano. In alternativa, potete provare con gli sturalavandini biologici che hanno gli enzimi naturali.
Oppure potete prendere del bicarbonato di sodio, scioglierlo nell’aceto, e versarlo nel condotto di scarico intasato e infine far scorrere dell’acqua bollente. Funziona, ma la scelta migliore resta la prevenzione.
Per tenere pulite le tubature, ogni settimana versate nel lavandino un cucchiaio di bicarbonato di sodio e una tazza di aceto. Oppure versate regolarmente dell’acqua bollente. E ricordatevi che il gabinetto non è una pattumiera: gli oggetti solidi buttateli nella spazzatura. La regola vale per preservativi, cotton fioc, assorbenti e olio o grassi usati per cucinare, che vanno gettati negli appositi contenitori (sacchetti, flaconi, pattumiere) e smaltiti come i normali rifiuti solidi urbani.